Rinnovo contratto farmacie private. Nuovamente interrotta la trattativa: sciopero in vista
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs: "La decisione di Federfarma di annullare l’incontro del 9 ottobre è una scelta di una gravità inaudita. Da oggi si avvia una nuova fase di mobilitazione che chiamerà tutte le farmaciste ed i farmacisti italiani a partecipare alle iniziative di lotta che nei prossimi giorni definiremo e che sfoceranno con la dichiarazione di uno sciopero nazionale".
10 OTT - Sarebbe dovuto ripartire ieri il confronto per il rinnovo del contratto nazionale delle farmacie private. Sono circa 60mila le lavoratrici e i lavoratori dipendenti interessati dal negoziato. Era, infatti, previsto un incontro con l’associazione datoriale Federfarma che i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs consideravano molto importante perché avrebbe fatto emergere la volontà delle parti di definire il nuovo contratto nazionale, concordando sugli incrementi salariali e sulla parte normativa con grande attenzione al tema della professionalità.
Un incontro su cui, in queste settimane, spiegano i sindacati, “abbiamo lavorato con grande impegno: abbiamo avviato ed intrattenuto interlocuzioni continue con Federfarma per limitare ogni possibile problema di relazione e di metodo per finalmente tornare ad affrontare nel merito le questioni che stanno a cuore alle farmaciste ed ai farmacisti, alle collaboratrici ed ai collaboratori di farmacia: salario, professionalità, orari di lavoro e formazione”.
"Invece - evidenziano i sindacati -, nonostante l’impegno reciproco a vedersi per iniziare a definire questi punti, Federfarma ha deciso di confermare la sospensione della trattativa: una decisione non coerente con le dichiarazioni di Federfarma stessa delle ultime settimane che esprimeva invece una disponibilità al confronto per superare le criticità”.
La decisione di Federfarma di annullare l’incontro del 9 ottobre è una scelta “di una gravità inaudita che mette in discussione tutto il lavoro e l’impegno profuso in questi mesi”, sottolineano i sindacati. Le distanze sono ancora notevoli, e i 180 euro proposti a luglio, aggiungono i sindacati, “li interpretammo come un segnale per ritornare a lavorare sul rinnovo del contratto”.
“Se abbiamo iniziato questa trattativa con l’idea che una fase nuova, moderna e evoluta delle relazioni sindacali si potesse aprire, questa gravissima scelta rimette le lancette dell’orologio indietro di anni: quando i titolari pensavano di poter facilmente sfruttare le dipendenti e i dipendenti”.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs ritengono che tale “gravissimo atteggiamento di Federfarma debba essere contrastato con ogni mezzo. Da oggi si avvia una nuova fase di mobilitazione che chiamerà tutte le farmaciste ed i farmacisti italiani a partecipare alle iniziative di lotta che nei prossimi giorni definiremo e che sfoceranno con la dichiarazione di uno sciopero nazionale. Una mobilitazione che farà comprendere al Paese le ragioni di chi lavora in questo settore, ogni giorno più determinante per la sanità di prossimità".
10 ottobre 2025
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