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Roma. Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata inaugura Pdta su tumori cerebrali e spinali

L’accesso è facilitato inviando una mail a neurochirurgia@hsangiovanni.roma.it da parte del medico proponente (o del paziente) con impegnativa per “prima visita neurochirurgica” dopo aver eseguito una Tac cerebrale senza mdc risultata positiva per sospetto tumore cerebrale. La Neurochirurgia risponderà entro 24 h fissando un appuntamento a breve per confermare la diagnosi e avviare l’iter terapeutico.

13 LUG - L’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma, sede di un importante Polo Oncologico, inaugura un percorso diagnostico terapeutico assistito (Pdta) sui tumori cerebrali e spinali, a seguito di una recente crescita dei casi trattati. Il percorso prevede una veloce diagnosi seguita dalla terapia appropriata, chirurgica e oncologica, secondo gli standard più avanzati, con tempi e modalità garantiti dall’equipe multidisciplinare dedicata.
 
Niente più lunghe ricerche e risposte parziali, perché il paziente sarà accompagnato per tutta la durata della malattia secondo modalità di cura che tengano conto anche dell’ascolto di esigenze individuali. L’accesso è facilitato inviando una mail a neurochirurgia@hsangiovanni.roma.it da parte del medico proponente (o del paziente) con impegnativa per “prima visita neurochirurgica” dopo aver eseguito una TAC cerebrale senza mdc risultata positiva per sospetto tumore cerebrale. La Neurochirurgia, il cui Direttore Andrea Talacchi è anche il coordinatore del PDTA, risponderà entro 24 h. fissando un appuntamento a breve per confermare la diagnosi e avviare l’iter terapeutico.
 
Quali sono i criteri per una diagnosi tempestiva, che porti ad eseguire la TAC cerebrale, principale compito del medico di medicina generale? L’epilessia nell’adulto, il deterioramento cognitivo progressivo, il cambiamento del carattere e dell’umore, il deficit motorio, sensitivo o visivo, sono tutti sintomi di allerta, soprattutto se di recente insorgenza. La cefalea progressiva può non essere un sintomo precoce, ma è da indagare.
 
Niente più lunghe ricerche e risposte parziali, il paziente verrà da qui accompagnato per tutta la durata della malattia secondo modalità di cura che tengano conto anche dell’ascolto di esigenze individuali. 

13 luglio 2021
© Riproduzione riservata

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