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Malattie reumautiche. Problemi per circa 5 milioni di italiani, il 78% sono donne


In occasione della Giornata della donna, la Società Italiana di Reumatologia (Sir) evidenzia come le malattie reumatiche colpiscano soprattutto le donne. Condizionandone la vita, anche rispetto al desiderio di diventare madri.

09 MAR - Sono circa 5 milioni gli italiani che soffrono di malattie reumatiche, di questi, circa il 78% è rappresentato da donne. Secondo le stime, inoltre, le patologie reumatiche costituiscono la quarta causa di disabilità per il sesso femminile.
Per questo, in occasione della Giornata internazionale della donna, la Società Italiana di Reumatologia (Sir) ha voluto richiamare l’attenzione in particolare modo sulle problematiche che affliggono l’universo femminile a causa di queste patologie, altamente invalidanti e che interferiscono pesantemente sulla vita famigliare, sociale, lavorativa e sessuale delle pazienti.

“Non è ancora stato possibile individuare con certezza le cause di questa maggiore incidenza – spiega Giovanni Minisola, presidente Sir -  ma, secondo le più moderne ricerche, gli ormoni sessuali sembrano avere un ruolo cruciale nel regolare l’insorgenza e la cronicizzazione della malattia. Questa correlazione spiegherebbe perché le patologie più diffuse tra le donne - artrite reumatoide, sclerodermia, lupus eritematoso – si manifestino in coincidenza con la fine dell’adolescenza e i quarant’anni, due momenti in cui si assiste a notevoli cambiamenti dei livelli ormonali”.

A causa di tali patologie, sottolinea il presidente della Sir, le donne sono “costrette ad affrontare un vero e proprio percorso a ostacoli con implicazioni di carattere personale, sociale e professionale. Spesso la difficoltà di prendere e maneggiare oggetti, di accudire persone e bambini, di compiere qualsiasi gesto che la quotidianità richiede obbliga la donna a modificare il proprio stile di vita e a impegnare tempo ed energie nella cura della malattia che la affligge. Non si dimentichi, poi, che le malattie reumatiche hanno un impatto considerevole su un aspetto fondamentale della vita di una donna, la scelta di diventare madre: la malattia può condizionare l’opportunità o meno di intraprendere una gravidanza, non solo per il rischio di un’evoluzione della malattia in questa condizione, ma anche per le conseguenze legate agli effetti che i farmaci e la malattia stessa possono avere sul feto”.

Diagnosi precoce, tempestività e appropriatezza terapeutica, oltre a un’adeguata assistenza dei pazienti, sono fondamentali per permettere alle donne colpite da Malattie Reumatiche di tornare a una vita piena e appagante. Perché ciò avvenga, sottolinea la Sir, è fondamentale diffondere una corretta informazione e divulgare messaggi utili ad accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica. E “il contributo dei mezzi di comunicazione in questo è fondamentale”.
 

09 marzo 2012
© Riproduzione riservata

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