Piemonte. In arrivo molte novità, Saitta: “Al lavoro su un nuovo modello per migliorare l’accesso alle cure e l’assistenza territoriale”

Piemonte. In arrivo molte novità, Saitta: “Al lavoro su un nuovo modello per migliorare l’accesso alle cure e l’assistenza territoriale”

Piemonte. In arrivo molte novità, Saitta: “Al lavoro su un nuovo modello per migliorare l’accesso alle cure e l’assistenza territoriale”
In particolare, la Regione sta procedendo alla costruzione sul territorio della rete delle Case della Salute e all'applicazione del nuovo Piano della cronicità, la cui fase sperimentale è già stata avviata, che potranno contare sul piano della Sanità digitale sviluppato attraverso il Fascicolo sanitario elettronico.

"La Giunta regionale sta lavorando da tempo a un nuovo modello di presa in carico dei pazienti, in grado di tenere conto delle nuove esigenze di salute dei piemontesi e del progressivo invecchiamento della popolazione". A sottolinearlo è l'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, a margine della relazione annuale del Difensore civico presentata ieri pomeriggio in Consiglio regionale.
 
In particolare, la Regione sta procedendo alla costruzione sul territorio della rete delle Case della Salute e all'applicazione del nuovo Piano della cronicità, la cui fase sperimentale è già stata avviata, che potranno contare sul piano della Sanità digitale sviluppato attraverso il Fascicolo sanitario elettronico.
 
Nei prossimi mesi entrerà poi in funzione il nuovo Centro unico per le prenotazioni di visite ed esami e sarà concretamente applicato il piano per la riduzione delle liste d'attesa. Questi provvedimenti andranno ad affiancarsi al lavoro delle reti già esistenti in Piemonte, come la rete oncologica e la rete endocrino-diabetologica, ai Centri per i disturbi cognitivi e le demenze, alla Farmacia dei servizi.
 
"L'obiettivo di tutto questo lavoro è rimodulare completamente l'offerta sanitaria con il potenziamento dell'assistenza territoriale, di servizi come l'infermiere di comunità e la telemedicina, e con l'avvio di percorsi di cura individuali che rimettano al centro la persona, destinando agli ospedali il compito di occuparsi delle urgenze e dell'alta specializzazione – aggiunge l'assessore Saitta -. Si tratta senza dubbio di una strada che richiede tempo ma a cui ora, dopo tanti anni, possiamo dedicare le risorse necessarie: crediamo sia fondamentale per migliorare l'accesso alle cure dei piemontesi, affrontare nel modo più appropriato possibile le criticità dei pronto soccorso ospedalieri e, in sostanza, garantire la sostenibilità per il futuro del nostro sistema sanitario".

13 Giugno 2018

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...