Salute mentale dei giovani, servono progetti di prevenzione primaria
di Ivan Iacob
27 SET -
Gentile Direttore,il direttore generale dell’Oms Ghebreyesus, nel corso del vertice sul Futuro delle Nazioni Unite di questi giorni, ha presentato i dati di uno studio sulla salute mentale degli adolescenti a livello globale. Gli autori si sono fatti promotori di una richiesta per l’emanazione e l’attuazione di leggi e politiche che proteggano la salute e i diritti degli adolescenti. Allo stesso tempo da noi in Italia al congresso dell’Associazione culturale pediatri sono emersi due dati inquietanti e significativi: il primo riguarda l’esponenziale aumento dei tentativi di suicidio nei minori che si registra dal 2013, con una crescita esponenziale negli ultimi anni pandemici; la seconda la diffusione delle droghe, in particolare le nuove sul mercato che dall’Ayahuasca amazzonica al Fentanyl non sono più espressione di ribellione come 20 o 30 anni fa ma un tentativo di inserirsi a livello di socializzazione.
Si è quindi provveduto, da parte dei pediatri, a mettere in allarme sulle dipendenze da smartphone e da videogiochi a questi collegati, che si rivelano dagli ultimi studi essere alla base della maggior parte delle patologie mentali (ansia, depressione, psicosi) che stanno investendo la metà di adolescenti e giovani del nostro Paese. Ma anche l’Oms ha rivelato come i social vengano utilizzati in modalità problematiche tra gli adolescenti, con tassi in crescita dal 7% nel 2018 all'11% nel 2022 (In Italia è al 14%).
La salute mentale si sta rivelando qualcosa che la pandemia ci ha lasciato in eredità, in Italia, in Europa e nel Mondo e con la quale dovremo fare i conti per i prossimi decenni. Anche gli atti di autolesionismo, prodromi dei suicidi che drammaticamente stanno vedendo un boom, vengono segnalati da psicologi e pediatri.
L'emergenza della salute mentale dei minori ci impone di agire ora. L'AUPI, in qualità di sindacato degli psicologi italiani, chiede l'attuazione di progetti di prevenzione primaria. È necessario sviluppare una campagna di comunicazione capillare, che raggiunga tutti i giovani e le loro famiglie, per intercettare i primi segnali di disagio e offrire un supporto tempestivo.
Ivan IacobSegretario generale AUPI
27 settembre 2024
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