La paura dell’altro, che non conosciamo, e il presunto stigma della diversità si vincono solo con la conoscenza e il rispetto reciproco.
È stato questo il messaggio emerso in occasione dell’evento internazionale un #NataleMuliculturale “Natale, Letteratura, Dialogo, Sanità e Cooperazione Internazionale” organizzato a Roma, al Teatro Palco delle Valli in occasione delle festività natalizie, dal Movimento internazionale Uniti per Unire, Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai), Confederazione internazionale Unione medica Euro Mediterranea( Umem), Asl Roma 4, Asl Roma 5, Confederazione Internazionale Laica Interreligiosa (Cili-Italia), Emergenze Sorrisi-Ong, Associazione medici libanesi in Italia (Amli), Movimento Cara Italia e con la partecipazione e il patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Roma e del III Municipio.
Una manifestazione dal bilancio positivo caratterizzata dalle iniziative per lo sviluppo dei servizi socio-sanitari, in linea con i principi della Costituzione che tutelano la Salute come diritto universale dell’uomo, prescindente da nazionalità, lingua e fede religiosa; e al dialogo interreligioso e interculturale come mezzo per abbattere i muri dell’intolleranza e del pregiudizio.
Giuseppe Quintavalle, Direttore Generale della Asl Roma 4 e Commissario straordinario della Asl Roma 5, ha ricordato la storica tradizione di Roma come città multietnica e dalla grande capacità d’accoglienza; e, più in generale, dell’Italia come Paese dove “a causa appunto del continuo interscambio demografico, religioso, culturale, il razzismo non è mai stato allineato alla quotidianità sociale. Il Ssn italiano sta garantendo il diritto alla salute a tutti i cittadini così come facciamo e intendiamo proseguire a fare con gli Ambulatori Amsi per stranieri nei territori dell’Asl Roma 4 e Asl Roma 5”.
“L’Italia è molto amata nei nostri paesi di origine e molto apprezzata per le politiche dell’integrazione e non è stata mai considerata un paese razzista, ci sono state, però, anche in tempi recenti, proposte di legge dal sentore discriminatorio – ha ricordato Foad Aodi, medico fisiatra, fondatore di Amsi e Consigliere e Coordinatore Area Rapporti con i Comuni e Affari Esteri e Area Riabilitazione dell’Omceo di Roma – leggi che ipotizzavano ruoli di medici spia e presidi spia, e che con le nostre associazioni abbiamo fortemente combattuto, sensibilizzando Parlamento e forze politiche. Sappiamo bene che l’immigrazione è un problema complesso, certo non risolvibile col buonismo generico – ha proseguito Aodi – appunto per questo abbiamo cercato di facilitare in ogni modo l’integrazione fra italiani e immigrati disposti a partecipare alla crescita del sistema Italia, aprendo anzitutto, dal 2000 in poi, una rete di ambulatori a Tivoli, Civitavecchia e altri centri del Lazio”.
Oggi siamo tutti uniti per ribadire #NessunotocchilNatale con le sue tradizione e esprimiamo condoglianze ai famigliari del giornalista italiano Antonio Megalizzi e di tutte le vittime del terrorismo alle quali abbiamo dedicato un minuto di silenzio in apertura della manifestazione.
E sempre di servizi e diritti hanno parlato Stefano Canitano, Consigliere Omceo di Roma, che ha portato i saluti del Presidente, Antonio Magi ribadendo che l’Omceo sta svolgendo numerose iniziative a favore del patto tra medici e pazienti, contro le aggressioni dei sanitari e per far arrivare l’Ordine dei medici in tutti i municipi e comuni di Roma e provincia