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Approvato il finanziamento aggiuntivo per i Consultori familiari
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Approvato il finanziamento aggiuntivo per i Consultori familiari
Nei prossimi due anni saranno messi a disposizione fondi per 987.000 euro. L'obiettivo è garantire i benefici aggiuntivi finanziati dall'Agenzia per la famiglia per gli anni 2022 e 2023. Deeg: “Durante la pandemia, in particolare, molte famiglie sono state esposte a un notevole stress. Molte di loro ora sono alla ricerca di aiuto e consiglio, motivo per cui è importante essere in grado di offrire consulenza e supporto in modo tempestivo”.
Anche le farmacie parteciperanno alla campagna di vaccinazione Covid
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Anche le farmacie parteciperanno alla campagna di vaccinazione Covid
L’Alto Adige conta attualmente 131 farmacie. Circa un terzo ha già dichiarato di voler partecipare alla campagna. L’elenco esatto delle farmacie partecipanti alla campagna vaccinale verrà pubblicato sulla homepage della Provincia e dell'Azienda sanitaria altoatesina. Widmann: “Questo ci permette di aumentare il numero dei siti di vaccinazione e di garantire ancora più capillarità a livello provinciale”.
Vaccinazioni dell’adulto e dell’anziano: l’esperienza della Lombardia
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Vaccinazioni dell’adulto e dell’anziano: l’esperienza della Lombardia
Nel corso di un’iniziativa organizzata da HappyAgeing, Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo, con il contributo non condizionante di GSK, gli esperti della Lombardia hanno fatto il punto sulle vaccinazioni dell’adulto e dell’anziano previste dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale
Covid. L’Azienda sanitaria Alto Adige sospende altri 38 operatori non vaccinati
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Covid. L’Azienda sanitaria Alto Adige sospende altri 38 operatori non vaccinati
Si aggiungono ai 115 operatori già sospesi nella giornata di ieri. Nel giro di pochi giorni sarà verificata la possibilità di demansionamento oppure smartworking. In caso di esito negativo la sospensione avrà effetto retroattivo, dal giorno della notifica dell'accertamento.e Da segnalare la protesta davanti all'ospedale di Bolzano da parte di un gruppo di sanitari sospesi contro il provvedimento assunto nei loro confronti dall'Asl.
Covid. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige sospende 115 operatori sanitari non vaccinati
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Covid. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige sospende 115 operatori sanitari non vaccinati
La decisione è stata presa in ottemperanza di quanto previsto dal decreto Draghi del 1° aprile 2021. Verrà loro inibita la possibilità di accedere ai rispettivi reparti, quindi già da domani a questi Collaboratori aziendali non verrà più consentito di svolgere prestazioni o mansioni che implichino contatti interpersonali o comportino in qualsiasi altra forma il rischio di diffusione del contagio da Sars-CoV-2. Questi 115 operatori potranno vaccinarsi in ogni momento facendo così venir meno le sospensioni loro notificate.
Vaccini Covid. Calo adesioni in Alto Adige. Ma il problema non sarebbero i no vax
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Vaccini Covid. Calo adesioni in Alto Adige. Ma il problema non sarebbero i no vax
Solo la metà della popolazione altoatesina risulta vaccinata. Per la Giunta il calo delle vaccinazioni sarebbe legato in maniera “esigua” a posizioni no vax. Il vero problema sarebbe “un gruppo abbastanza consistente di persone che a fronte delle notizie positive riguardo alle infezioni, all’assenza di decessi ed allo svuotarsi dei reparti tendono a pensare che non vi sia più urgenza di vaccinarsi”. Ma “in questo modo rischiamo di trovarci in autunno, con la variante Delta o un’altra variante, in una situazione di grave difficoltà”.
Covid. In Alto Adige tolto obbligo di mascherina all’aperto
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Covid. In Alto Adige tolto obbligo di mascherina all’aperto
Ordinanza del presidente della Pa di Bolzano Kompatscher con cui l’obbligo di indossare la mascherina scatterà solamente nei luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione e all’aperto quando non fosse possibile mantenere la distanza interpersonale oppure in caso di assembramenti di persone. L’ORDINANZA
Vaccini Covid. Appello congiunto Provincia-Medici: “Sono la via d’uscita dalla pandemia”
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Vaccini Covid. Appello congiunto Provincia-Medici: “Sono la via d’uscita dalla pandemia”
Le istituzioni provinciali e sanitarie della provincia fanno il punto sulla campagna vaccinale e lanciano un appello congiunto per ricordare che “chi si vaccina protegge se stesso e gli altri". “Insieme continueremo a lavorare per raggiungere ed informare tutti coloro che sono ancora indecisi” fa sapere l presidente dell'Omceo, Claudio Volanti.
Firmata lettera di intenti per aprire una sede dell’Università austriaca PMU in Alto Adige
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Firmata lettera di intenti per aprire una sede dell’Università austriaca PMU in Alto Adige
Tra la Provincia di Bolzano e l’Università medica privata Paracelsus (PMU) di Salisburgo esiste già una cooperazione che riguarda, in particolare, la messa a disposizione da parte della PMU, a Salisburgo, di posti di studio nella Facoltà di medicina per studenti altoatesini. È inoltre in programma l’istituzione di un fondo comune per il finanziamento della ricerca. Ma l’obiettivo futuro è quello di stabilire una sede PMU nella Provincia di Bolzano, accreditata secondo la legge austriaca ed approvata secondo il diritto universitario italiano.
Covid. In Alto Adige ristoranti aperti anche all’interno. Ma solo per chi ha il “Corona-Pass”, il lasciapassare per chi è guarito, vaccinato o negativo
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Covid. In Alto Adige ristoranti aperti anche all’interno. Ma solo per chi ha il “Corona-Pass”, il lasciapassare per chi è guarito, vaccinato o negativo
Ripartire ma con prudenza. È questo lo scopo del “Corona-Pass”, che fungerà da “biglietto di ingresso” per tutte le riaperture previste dalla nuova ordinanza provinciale, ristoranti all’interno compresi. E poi teatri, concerti e cinema; musei e mostre; piscine e palestre, fiere e convegni, strutture ricettive. Il Corona-Pass sarà rilasciato a chi ha completato il ciclo vaccinale, ha contratto il virus ed è guarito negli ultimi 6 mesi; chi presenta certificazione di test negativo. A ciascuna di queste persone sarà attribuito un codice QR che dimostrerà la validità del CoronaPass. LE FAQ
Covid. Scuola, a Bolzano tamponi nasali obbligatori per frequentare in presenza. Genitori ricorrono, il Tar respinge richiesta sospensiva
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Covid. Scuola, a Bolzano tamponi nasali obbligatori per frequentare in presenza. Genitori ricorrono, il Tar respinge richiesta sospensiva
Dopo avere avviato, ad inizio marzo, un progetto pilota di screening tramite tampone nasale, la Giunta Provinciale, con l’ordinanza 18 del 1 aprile, ha deciso di rendere lo screening obbligatorio per la frequenza della scuola in presenza. A chi si rifiuta, tocca la Dad. I genitori insorgono ma per il Tar “il pericolo di danno grave lamentato dai ricorrenti” è stato “declinato in modo sommario ed estremamente generico”, e dunque non c'è modo di “trarre conclusioni”. La Camera di Consiglio è fissata per il 27 aprile. IL DECRETO
Covid. Scuole, Alto Adige avvia gli autotest antigenici nasali tra gli alunni delle elementari
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Covid. Scuole, Alto Adige avvia gli autotest antigenici nasali tra gli alunni delle elementari
Progetto pilota in 18 scuole elementari da estendere, in caso di successo, a tutte le scuole elementari provinciali. La sperimentazione, la cui adesione è volontaria e gratuita, coinvolgerà circa 1800 – 2000 alunni. Widmann: “Lo screening consistente rende visibile la diffusione dell’infezione e ci permette di estrarre rapidamente le persone infette dalla circolazione”.
Covid. Misure più restrittive anche a Tirolo, Parcines e Silandro
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Covid. Misure più restrittive anche a Tirolo, Parcines e Silandro
Da oggi, e fino al 7 marzo, obbligatori i test in entrata e uscita anche ben tre nuovi Comuni della Venosta e del Meranese. Le misure restrittive erano già in vigore a Merano, Rifiano, Moso in Passiria, San Pancrazio, Malles, Lana, San Martino in Passiria, Caines e San Leonardo in Passiria.
Covid. Variante sudafricana: misure restrittive in altri 3 Comuni
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Covid. Variante sudafricana: misure restrittive in altri 3 Comuni
Dopo i casi riscontrati nei quattro Comuni di Merano, Rifiano, Moso in Passiria e San Pancrazio, la variante sudafricana del coronavirus si è diffusa nei Comuni di Lana, San Martino in Passiria e Malles Venosta. Emanata nuova ordinanza. Obbligo di test in entrata e in uscita dai quattro Comuni. Kompatscher: “Misura molto onerosa e grande sfida organizzativa che impone gravose limitazioni alle persone. Ma è l'unico compromesso per evitare, in accordo con lo Stato, il blocco totale”. L'ORDINANZA
Covid. Alto Adige, misure più severe contro la variante sudafricana
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Covid. Alto Adige, misure più severe contro la variante sudafricana
A 5 giorni, il presidente Kompatscher firma una nuova ordinanza per inasprire le misure, soprattutto nei quattro Comuni dove sono stati rilevati casi di variante africana: Merano, Rifiano, Moso in Passiria e San Pancrazio. Da lunedì test in entrata e in uscita da questi territori comunali e didattica fino al 7 marzo nelle scuole di ogni ordine e grado. Chiusi anche parrucchieri e saloni di bellezza. Kompatscher: “Bisogna stringere i denti e seguire le regole”. L’ORDINANZA
Oncologia. Al via tavolo di lavoro per istituzione rete e favorire screening nella Pa di Bolzano
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Oncologia. Al via tavolo di lavoro per istituzione rete e favorire screening nella Pa di Bolzano
La decisione è stata presa durante un meeting virtuale dove erano presenti rappresentanti dell’Assessorato alla Sanità, gli oncologi medici dell’AIOM e Senior Italia FederAnziani. Obiettivo: l’impegno a lavorare insieme per favorire una riorganizzazione dell’assistenza ai malati di cancro.
Covid. Alto Adige, primi casi di variante sudafricana
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Covid. Alto Adige, primi casi di variante sudafricana
Quattro i Comuni coinvolti (Moso in Passiria, Rifiano, Merano e San Pancrazio in Val d’Ultimo) e sei, a ieri, i casi riscontrati. Stamani i sindaci si incontreranno per concordare ulteriori misure di contenimento, che sono oggetto in queste ore delle valutazioni della Giunta provinciale. Appello alla popolazione: “Rispettare le norme di sicurezza quali il rigoroso rispetto della distanza e delle regole di igiene”. Allontanarsi dalla propria abitazione è consentito unicamente in caso di assoluta necessità.
Covid. Pa Bolzano inasprisce ancora le misure di lockdown. Obbligo Ffp2 in negozi e mezzi
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Covid. Pa Bolzano inasprisce ancora le misure di lockdown. Obbligo Ffp2 in negozi e mezzi
Proibiti tutti i contatti tra le persone, anche la visita di parenti e di amici. È consentito solamente recarsi al lavoro (in quei settori in cui ciò è ancora permesso). È consentito anche l’acquisto di generi di prima necessità e l’utilizzo dei servizi sanitari (tra i quali i test), così come l’espletamento di esigenze inderogabili ed urgenti come, ad esempio, la cura di genitori non autosufficienti. L’ORDINANZA - LE SLIDE
Covid. Alto Adige, la Provincia sosterrà i costi dei test rapidi per pendolari e studenti che vanno in Austria
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Covid. Alto Adige, la Provincia sosterrà i costi dei test rapidi per pendolari e studenti che vanno in Austria
I lavoratori pendolari, gli studenti e gli universitari per entrare in Austria necessitano di registrazione e un test negativo al Coronavirus. Il test e la registrazione hanno una validità di 7 giorni. “Intendiamo garantire alle persone di poter continuare a recarsi, per ragioni di lavoro, di formazione o di studio, dall’Alto Adige in Austria. Rientra nell’interesse della Provincia”, afferma l’assessore all’Istruzione e Cultura tedesca, Philipp Achammer.
Covid. Alto Adige in quasi-lockdown per 3 settimane. Annunciata nuova ordinanza
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Covid. Alto Adige in quasi-lockdown per 3 settimane. Annunciata nuova ordinanza
Negozi chiusi, divieto di spostamenti tra Comuni e didattica a distanza al 100% per tutte le scuole medie e tutte le scuole superiori. Queste le nuove misure in vigore dall'8 febbraio. Passeranno alla didattica a distanza anche le elementari, ma a partire dal 10 febbraio. Bar e ristoranti continueranno ad essere chiusi, e dovranno chiudere anche le strutture ricettive dell’ambito turistico. Appello di Kompatscher per “seguire sempre e costantemente le regole di comportamento anche nella propria vita privata”.
Covid. Bolzano: bar e ristoranti solo con asporto, raccomandato l’uso delle FFP2. L’Ordinanza
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Covid. Bolzano: bar e ristoranti solo con asporto, raccomandato l’uso delle FFP2. L’Ordinanza
L’Alto Adige alza i paletti contro il Covid. La nuova ordinanza firmata da Kompatscher, in vigore fino al 15 febbraio, prevede per bar e ristoranti solo il servizio di asporto tra le ore 5 e le 22. Oltre all'uso delle mascherine FFP2, si raccomanda di non ricevere in casa persone diverse dai conviventi e di indossare, comunque, la mascherina anche in casa se, per necessità, si è in presenza di persone diverse da quelle con cui si abita. L’ORDINANZA
Covid. Bolzano fa un passo indietro e annuncia norme più stringenti “per evitare contrasti con il Governo”
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Covid. Bolzano fa un passo indietro e annuncia norme più stringenti “per evitare contrasti con il Governo”
Dopo le polemiche per l’inserimento della PA in zona rossa, il presidente Kompatscher annuncia misure più restrittive, pur ribadendo con convinzione che “la nostra strategia è corretta”. Ma “allo scopo di evitare possibili contrasti con il governo nazionale anche in tema di possibili mancati ristori all’economia locale” le misure saranno irrigiite. Nel provvedimento verrò inserita anche la forte raccomandazione all'uso della mascherina FFP2.
Vaccino Covid. Cittadinanzattiva: “Operatori che non lo fanno non entrino in contatto con i pazienti”
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Vaccino Covid. Cittadinanzattiva: “Operatori che non lo fanno non entrino in contatto con i pazienti”
L’associazione commenta quanto accaduto nella Pa di Bolzano dove sono molti gli operatori sanitari che hanno deciso di non vaccinarsi. “Chi tra gli operatori sanitari si rifiuta di sottoporsi al vaccino non sta esercitando una forma di "obiezione di coscienza””.
Covid. Kompatscher: “Per il momento nessun cambiamento. Norme più severe solo se si supera la soglia di allarme”
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Covid. Kompatscher: “Per il momento nessun cambiamento. Norme più severe solo se si supera la soglia di allarme”
Per ora non c’è la necessità di intervenire con urgenza, verranno quindi mantenute per il momento le attuali misure anti-Covid vigenti. Widmann: “Ora dobbiamo valutare con esattezza la pressione sugli ospedali e monitorare la situazione giorno dopo giorno”
Vaccino Covid. Nella Pa di Bolzano molti obiettori tra il personale sanitario e allora “si parte con gli over 80”. Ok a sci per i residenti
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Vaccino Covid. Nella Pa di Bolzano molti obiettori tra il personale sanitario e allora “si parte con gli over 80”. Ok a sci per i residenti
Lo ha annunciato l’assessore alla sanità della Provincia autonomia Thomas Widmann. Il presidente Arno Kompatscher ha poi detto che il 18 gennaio riapriranno gli impianti sciistici per i residenti.
Farmacie. In Alto Adige approvata delibera per rafforzarne il ruolo
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Farmacie. In Alto Adige approvata delibera per rafforzarne il ruolo
Fresca di approvazione, la delibera dà il via alla sperimentazione della farmacia dei servizi. A partire dal 2021, ad esempio, nelle farmacie sarà possibile prenotare le visite specialistiche ambulatoriali, pagare anche il ticket e ritirare i referti. A partire dal 2022 sarà possibile eseguire anche analisi di primo livello come, ad esempio, i test per la rilevazione del livello di glicemia. Nel 2023 è inoltre prevista l’introduzione della telemedicina nelle farmacie.
Covid. Lo screening nella Pa di Bolzano: la strategia e i primi risultati presentati all’ECDC
Provincia Autonoma di Trento
Covid. Lo screening nella Pa di Bolzano: la strategia e i primi risultati presentati all’ECDC
E’ difficile stabilire ora quali siano state le reali ripercussioni dello screening sui principali indicatori di rischio provinciali. Certamente si è assistito ad un miglioramento dello scenario generale con diminuzione delle frequenze giornaliere di casi positivi e medie mobili settimanal. LE SLIDE
F. Zerzer, P. Bertoli, I. Mastrobuono, P. Franzoni, E. Pagani, A. Toniutti
Usca. Anche la Pa di Bolzano le ha attivate, ecco i dati
Lettere al direttore
Usca. Anche la Pa di Bolzano le ha attivate, ecco i dati
Gentile Direttore,
con rammarico ci siamo accorti che nella preziosa indagine di Quotidiano sanità sulle USCA attivate in Italia non comparivano i dati della Provincia autonoma di Bolzano. Probabilmente la richiesta è sfuggita e per questo siamo ad inviarle alcune informazioni sulle Unità presenti in Provincia (vedi documento allegato).
Rispetto alle 11 USCA previste dalla normativa (1 ogni 50.000 abitanti), in Provincia autonoma di Bolzano ne sono state attivate 5, anche perchè
I.Mastrobuono, P.Conci, A.Capici
Lo screening di massa in Alto Adige: come valutare i dati?
Lettere al direttore
Lo screening di massa in Alto Adige: come valutare i dati?
Gentile Direttore,
i risultati dello screening di massa col test rapido sul tampone in Alto Adige hanno suscitato notevole attenzione e meritano una attenta lettura di sanità pubblica che evidenzi opportunità e criticità di un approccio di questo tipo. Come noto allo screening secondo la prima comunicazione pubblicata qui su QS hanno partecipato (aggiornamento alle 18 di domenica) 343.227 persone dato che corrisponde al 61,9% per cento delle persone residenti in
Claudio Maria Maffei
In Alto Adige concluso lo screening di massa. Hanno fatto il test quasi 350mila persone pari a circa il 62% della popolazione. Positivi lo 0,9%
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In Alto Adige concluso lo screening di massa. Hanno fatto il test quasi 350mila persone pari a circa il 62% della popolazione. Positivi lo 0,9%
"Questo risultato ha portato tanto a tutti noi in Alto Adige e soprattutto alla nostra sanità: abbiamo ripreso il controllo della situazione epidemiologica e ci ha dato la possibilità di riaprire gradualmente le attività economiche e commerciali dal 30 novembre in poi", ha detto il presidente della provincia Arno Kompatscher



